venerdì 8 giugno 2012

LA DOLCE RISERVA DI CALABRIA

Se lasci la Basilicata alle spalle e davanti vedi il mare che ti separa dai cannoli di Sicilia, hai messo i piedi sulla punta dello stivale, la Calabria.

La terra della ‘nduia rivela una dolce sorpresa.

In tutte le province della Calabria è possibile assaggiare il miele di fichi, una specialità della cucina calabrese ideale per la preparazione di dolci e da sperimentare in curiosi abbinamenti col salato.
Nonostante il nome, non è il prodotto delle api operaie ma si ottiene facendo bollire i fichi in un po' d'acqua, tirandoli fino a raggiungere una densità molto simile a quella del miele. 
Tra gli antichi contadini calabresi, all’arrivo delle prime nevicate, vi era l’abitudine di preparare la scirubetta: una granita con neve fresca e mele i’ficu.
Nella tradizione, viene usato per preparare i mostaccioli, le cartellate e per guarnire gelati e macedonie.
Per ottenere un vasetto di 200 grammi, occorre circa un chilo e mezzo di fichi. 

Così si è espresso l’abate Gioacchino da Fiore sui fichi di Calabria:  “sempre l'une succedono all'altre .... nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi".

Storia, mare e tradizione; la Calabria è anche la terra di estrazione del “petrolio dolce”, una ricchezza da preservare, tutta da gustare.

PANNA COTTA CON MIELE DI FICHI  vai alla ricetta


Si ringrazia Monica Miceli per la collaborazione

2 commenti:

  1. e provate, anche, il "pallone di fichi" conservato con il miele di fichi, "le crocette" affogate nel miele di fichi e noci ed i "turdiddri" ammielati nel miele di fichi.........

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  2. ....Ciao Ivana, sarebbe carino provare a seguire i tuoi consigli.......ci dai qualche ricetta? Angela

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