lunedì 1 ottobre 2012

E' IL DOLCE PER TE, FATTO APPOSTA PER TE?

Mangiare un uomo con gli occhi non è mai conveniente. Come un dolce, la copertura finemenemte intagliata e il profumo inebriante potrebbero nascondere un gusto poco gradevole o perdipiù  un impasto scadente,  che nuoce, nei casi più estremi, gravemente alla salute.

Per conoscere davvero l'uomo che ci sta di fronte e valutare la possibile affinità di coppia,  è consigliabile consultare un ricettario di pasticceria: questo suggerisce Bettina Dal Bosco nel suo libro Uomini e torte (ed. Giunti, 2012).
Dal biondino scialbo Saint Honorè al menzogniero Millefoglie, passando per il cicciottone di potere Mr. Babà e il moscio Budino, l’universo maschile è una gigantesca pasticceria traboccante di delizie ma irta di pericoli.
In  tre capitoli  "i Farciti", "I dolci al Cucchiaio" e "I Casalinghi", Bettina Dal Bosco insegna a riconoscere, e tenere alla larga, tutti gli uomini indigesti.

Ma davvero l 'uomo dei sogni è da ricercare nel bancone di una pasticceria?

"Io tu e le torte" incontra Bettina Dal Bosco.

Con una laurea in filosofia, oggi sei una scrittrice, traduttrice e copywriter ma, da bambina, sognavi di fare la pasticcera. 
Ti mettiamo alla prova. Mano alla frusta e via al timer!
Un attimo, aiuto! Una premessa d’obbligo: da bambina volevo fare sia la santa che la pasticcera, ma sia 
la santità che il talento dolciario mi hanno snobbato, senza alcuna considerazione! Bene adesso via al timer, sperando di non fare una pessima figura...


*Per montare un albume a neve perfettamente si può usare:
a) un cucchiaino di acqua fredda
b) qualche goccia di succo di limone

Acqua fredda! 
RISPOSTA SBAGLIATA!

*La ganache è una crema:
a) panna e cioccolato
b) panna e uova

Panna e cioccolato

*Per evitare i grumi e il retrogusto della farina nella crema pasticcera, si può usare in alternativa:
a) bicarbonato
b) amido

Amido

2 RISPOSTE ESATTE SU 3: PROVA SUPERATA!

Nel libro "Uomini e torte" scrivi che l'universo maschile è come una grande pasticceria. Associamo un dolce a tre uomini VIP: Pippo Baudo, Francesco Totti, Gabriel Garko.


Baudo direi che è un Pandoro: un classico, un evergreen.
Un po’ stucchevole forse, sempre uguale a sé stesso, ma rassicurante e capace di accontentare tutti. Forse, sono proprio queste caratteristiche a fare di lui un’icona nazional popolare incredibilmente duratura. So che Baudo non ama questa definizione, ma sbaglia: un sacco di gente preferisce il Pandoro al Panettone. E’ più versatile e si ‘porta’ bene in tutte le stagioni!
Tuttavia, la sua professionalità un po’ demodé, come un’impeccabile coltre di zucchero a velo, nasconde i suoi segreti e le sue imperfezioni caratteriali. Pubblicamente, dunque, è senz’altro un Pandoro, in privato chi lo sa?

Totti deve la sua fama a una certa esibizione di adamantina grulleria. 
Diciamo che si comporta come un Castagnaccio: gnucco, un po’ stolido ma sostanzialmente amabile, eppure… Eppure, l’attitudine che ha dimostrato nello sfruttare a proprio favore queste caratteristiche mi fa sospettare che, in realtà, abbia un forte ascendente Mousse, cioè un’inclinazione un po’ narcisistica alla ribalta. Niente di male ovviamente, l’egocentrismo del Mousse è come quello dei bambini, spumeggiante e fragile. Teme l’acidità e la malevolenza.

Garko… oddio mi fa l’effetto di quelle torte meravigliose che vedi esposte in certe pasticcerie storiche. Un po’ troppo belle per essere vere. Infatti, a uno sguardo più attento, scopri che sono prototipi di gesso da mettere in vetrina. Insomma, bello è bello, ma sembra così perfettamente modellato su stereotipi di marketing che…non so se mi spiego….non ne avverti il profumo. Il che mi mette una certa malinconia e mi fa pensare, del tutto irragionevolmente, a una persona un po’ infelice. Forse, è un semplice Margherito o un bravo Pan di Spagna, oppresso dal peso di troppe decorazioni, imbottito di troppe creme.

Quale dei tre farciresti meglio e come?
Su questa mi arrendo, non so rispondere. 
Farcire Baudo sarebbe una follia, lui funziona così, inutile appesantire la ricetta. 
Totti ha un suo equilibrio che non mi sentirei di scalfire.
Forse Garko, per i miei gusti, andrebbe ‘asciugato’ e riportato a uno stato di maggiore genuinità.

Ogni capitolo del libro è dedicato ad una tipologia di uomo ma nessuno soddisfa le esigenze. Ci descrivi la ricetta dell’uomo ideale?
Allora, ci ho pensato a lungo: l’uomo ideale è un dolce non identificato, o meglio, non esiste ancora.
Bisognerebbe fondere in un solo dessert: la generosità di un Profiterole, la fantasia di un Mousse, l’affidabilità di un Margherito, il fascino di un’Ile flottante, l’avvenenza di un Saint Honoré, la solida cultura di uno Strudel, l’idealismo sincero di uno Sbrisolone, la fedeltà di un Castagnaccio…. Insomma non è cosa facile.
Perché non la inventi tu, questa torta? Secondo me ne sei capace! Forse il giorno in cui esisterà la Torta, cominceranno a circolare anche uomini ‘ideali’ in carne ed ossa.

Il sottotitolo del libro è: Come cuocere, farcire o bruciare l'uomo dei tuoi sogni. Quale uomo non toglieresti più dal forno?
Il Babà: maschilista e pieno di sé. Arrogante e innamorato della propria arroganza. Volgare e convinto che la volgarità sia sintomo di franchezza e virilità. L’Italia trabocca di uomini Babà!

Alle lettrici suggerisci come individuare gli uomini dannosi per la salute e spieghi la teoria " o l'affronti o fuggi". Tu vivi con un Castagnaccio. Hai adattato il tuo gusto o hai perfezionato la ricetta fino a renderla impeccabile?
Un misto delle due opzioni. 
Dopo aver realizzato che l’uomo che amavo era un Castagnaccio, cioè un individuo che vive in un mondo a parte - un uomo la cui fiera sordità affonda radici nel paleolitico! - mi sono rassegnata…
Contemporaneamente, però, ho imparato ad apprezzare il suo stile laconico e un po’ gnucco. Certo, ogni tanto mi tocca illuminare l’impasto con una manciata di candidi pinoli (leggi pillole di conversazione), ravvivare l’aria con un rametto di rosmarino (leggi proposte e iniziative).
E poi, il maschio paleolitico che è in lui smonta la mia boria da pasticcera onnipotente: annulla col silenzio il frullatore delle mie recriminazioni, resiste elegantemente al grill del mio sarcasmo, e non si fa impressionare dal freezer del risentimento. Che vuoi, l’uomo del paleolitico, ha superato ben altro!

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