lunedì 5 settembre 2011

ANIMALE O VEGETALE?

Dimmi che panna scegli e ti dirò che dolce fai


Regina indiscussa della pasticceria, oltre a dominare i piani della torta, sua maestà la panna è l’ingrediente principale anche di gelati, mousse, bavaresi e  semifreddi. 

In commercio esistono due tipi di panna: l’una in frigo l’altra sullo scaffale. Quale scegliere?
La panna animale è la parte grassa del latte. 
Se tradizionalmente si otteneva  per affioramento dal latte fresco a riposo,  oggi l’industria lattiera la produce per centrifugazione, un processo molto veloce che in più elimina il leggero sapore acidulo della panna ottenuta artigianalmente.


La panna vegetale nasce negli anni ’70 ed è a lunga conservazione. Può essere ottenuta anch’essa per centrifugazione ma di oli vegetali. Sempre più spesso è il prodotto della loro idrogenazione.
La panna vegetale contiene  meno grassi di quella animale ma più carboidrati e meno proteine. Non contiene colesterolo ma i grassi vegetali giocano un ruolo negativo nel suo bilanciamento.
Sulla confezione di panna vegetale, tra gli ingredienti, il latte lascia il posto al caseinato di sodio per la gioia degli intolleranti al lattosio che non vogliono rinunciare al dolce piacere. 
L’uso della panna vegetale in piccola quantità è da preferirsi nelle preparazioni in cui si ha necessità di dare consistenza alla panna animale montata mentre non è indicata nelle preparazioni che prevedono l’impiego di panna liquida, come la panna cotta e la creme brulè.
L’apporto calorico è il medesimo per entrambe: 250/300 Kcal per 100 grammi.

Panna animale o vegetale? Sull’argomento i salutisti si battono a favore della prima.
Ai pasticceri dunque l’ardua sentenza!

                                                                                                                     Sweet Prince  

MATTONELLA VARIEGATA  - vai alla ricetta

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