martedì 10 gennaio 2012

UNA CUCINA COLOR GIALLO ZAFFERANO

Il perfetto menù delle feste? Un’idea per un secondo originale? Un piatto unico facile e veloce?
Che tu abbia tempo da trascorrere davanti ai fornelli o che sia semplicemente un buongustaio che non si accontenta del panino,  inizia a cucinare da internet, digitando sul motore di ricerca: Giallo Zafferano.
Ogni settimana su Giallo Zafferano vengono pubblicate 13 foto ricette e 3 video ricette, che fanno del sito un vero e proprio settimanale di cucina.
Davanti alle telecamere e dietro ogni ricetta c’è Sonia Peronaci, mamma di tre figlie e testimonial, nello spot tv, del formaggio spalmabile.
Il suo viso tradisce le radici: gote rosse e capelli neri e ricci. Di madre tirolese e padre calabrese, porta i tratti delle cucine d’origine ma il sorriso è riconducibile solo a lei.

Io tu e le torte incontra lo chef Sonia Peronaci, ideatrice di Giallo Zafferano.

Quando e come è iniziata l’avventura di GialloZafferano?
L’avventura di GialloZafferano è iniziata nel 6 giugno 2006 quando io, il mio compagno e il nostro socio Julien, abbiamo pensato di lasciare il nostro lavoro che aveva a che fare con fisco&tasse e buttarci in qualcosa che rispecchiasse di più le nostre passioni: la cucina e internet. Da lì alla creazione di GialloZafferano è passato qualche mese di lavoro e tante idee ma da subito ci è stato chiaro che avremmo voluto realizzare un sito con ricette testate e, soprattutto, fotografate in modo da dare un supporto chiaro e preciso agli utenti. L’imperativo era “rendere più semplice la vita in cucina” e a quanto pare, considerando i commenti entusiasti dei nostri utenti, ci siamo riusciti.

GialloZafferano è presente in rete, oltre che col sito internet, anche con il blog, canale Youtube dedicato e la fan page di Facebook. Quanti sono, mediamente, gli internauti che ogni giorno approdano nella tua cucina? 
Gli utenti che ogni giorno vengono a visitare la mia cucina virtuale sono moltissimi, più di 300.000, ai quali vanno aggiunti i 103.000 amici iscritti alla mia Fan Page e i 25.000 al sito. Senza considerare gli utenti che ci seguono su YouTube e che non si perdono neppure una delle video ricette che settimanalmente pubblichiamo, non risparmiando consigli, suggerimenti e critiche che ci aiutano a crescere e migliorare. A me piace considerarla come una grande famiglia dove tutti ci diamo una mano: noi cerchiamo di offrire il miglior servizio e loro ci aiutano a capire come renderlo migliore.

Dove vengono “sfornate” le foto e video-ricette?
Tutte le foto e le video ricette vengono sfornate nelle cucine della nostra redazione milanese. Non è sempre stato così: agli albori, tutte le ricette venivano realizzate e fotografate nella cucina di casa mia! Ricordo quel periodo come uno dei più eccitanti e adrenalinici della mia vita; tutto era casalingo eppure mi premuravo di curare i piatti nei minimi dettagli. Quando ho finalmente avuto una redazione tutta per me non ho perso la voglia di curare in modo maniacale le ricette ma ho avuto a disposizione più spazio, attrezzature migliori e, cosa più importante, un team con cui lavorare che mi ha aiutata, e mi aiuta ancora adesso,  a rendere GialloZafferano il sito che è diventato.

Dallo scorso 29 Novembre le tue ricette sono anche su carta stampata, raccolte nel libro Le mie migliori ricette. GialloZafferano, edito da Mondadori e alla seconda ristampa.  Ci suggerisci la ricetta di un dolce  presente nel libro che hai preparato con più piacere?
La torta al caffè, un grande classico del quale esistono diverse varianti.
Il caffè non è roba per signorine. Volevo una torta da uomini duri, che avesse lo stesso appeal del tiramisù e la stessa morbidezza delle torte al cioccolato (a guardar bene, infatti, gli uomini duri di solito un cuore tenero ce l’hanno pure loro), ho provato e riprovato finché non ho ottenuto il connubio perfetto: caffè e farina di nocciole tostate.
Dato che richiede una lunga preparazione, anche piuttosto complessa, ammetto che bisogna essere piuttosto motivati quando ci si posiziona in cucina e si mette mano ai vari ingredienti, però ne vale assolutamente la pena: con le dosi indicate otterrete una torta imperiale, bella da vedere e importante, una torta da occasioni speciali.

Se non avessi parlato di cucina, quale altra passione avresti raccontato?
Sicuramente qualcosa di molto creativo, manuale e, ovviamente, utile!
Ma non svelo niente, potrebbe diventare il mio prossimo progetto.                              

TORTA AL CAFFÈ
Per la base
Zucchero: 220 g
Farina di nocciole tostate: 150 g
Farina 00: 75 g
Fecola di patate (o maizena): 75 g
Burro: 250 g
Uova (medie): 6
Caffè: 8 g
Lievito in polvere per dolci: 1 bustina

Per la crema al caffè
Latte: 500 ml
Burro: 250 ml
Zucchero semolato: 200 g
Uova (medie): 4 tuorli
Colla di pesce: 20 g
Caffè solubile: 18 g
Panna fresca: 500 ml
Zucchero a velo: 50 g

Per la bagna al caffè
Caffè solubile: 1 cucchiaio
Acqua calda: 100 ml
Zucchero: q.b.

Difficoltà: alta
Cottura: 60 minuti
Preparazione: 240 minuti
Dosi per: 10 persone


1          Cominciate dalla base, sbattendo il burro a crema soffice assieme a 100 g di zucchero semolato. Unite quindi i tuorli uno alla volta, senza smettere di sbattere, e infine il caffè solubile che avrete precedentemente disciolto in un cucchiaio di acqua bollente. Montate gli albumi a neve e, sempre sbattendo, aggiungete poco alla volta il restante zucchero semolato. Versate il composto di burro e tuorli in una ciotola capiente dove verserete la farina di nocciole tostate, la farina 00, la fecola e il lievito setacciati. Amalgamate con un paio di cucchiaiate di albumi montati per ammorbidire l’impasto, poi mescolate delicatamente anche il resto degli albumi. Versate il tutto in una tortiera di 24 cm di diametro preventivamente imburrata e infarinata ed infornate in forno caldo a 180° per circa 45-50 minuti (fate la prova con lo stecchino per verificare la cottura). Una volta cotta la base, sfornatela, lasciatela intiepidire e poi sformatela su di un piatto.

2          Nel frattempo preparate la crema al caffè. Mettete a bagno in acqua molto fredda la colla di pesce finché non sarà ammorbidita e versate in un tegame il latte, lo zucchero semolato e i tuorli. Portate a sfiorare il bollore, poi aggiungete la colla di pesce strizzata, il caffè solubile e il burro a cubetti, quindi mischiate, fate sobbollire per 2 minuti, spegnete il fuoco e versate la crema in un contenitore largo e basso. Copritela crema con la pellicola, facendola aderire alla superficie: eviterete  così che si rapprenda. Mettetela in frigorifero a raffreddare e addensare per 3-4 ore circa.

3          Sciogliete quindi il caffè solubile in 100 ml di acqua bollente (oppure preparate 100 ml di caffè con la moka) e addolcitelo con lo zucchero (quantità a piacere). Lasciate raffreddare la bagna.

4          Quando la crema sarà fredda, gelatinosa e compatta, passatela con le lame di un mixer per farla tornare cremosa (se ci fossero grumi, passatela al setaccio) e mischiatela delicatamente con la panna montata che avrete zuccherato, quindi mettete il composto in frigorifero per almeno mezz’ora.

5          Tagliate la base della torta al caffè a metà e inzuppate la superficie inferiore con metà della bagna, poi spalmatevi abbondante crema al caffè e coprite il tutto con l’altra metà della base, la cui superficie inzupperete con la restante bagna. Ricoprite tutta la torta con la crema al caffè. Con quella che avanzerà, riempite una sac-à-poche e decorate la torta realizzando delle roselline di crema, sulle quali poggerete dei piccoli cioccolatini a forma di chicco di caffè. Decorate il perimetro inferiore della torta con della granella di nocciole e ponete la torta in frigorifero fino al momento di servirla.

CONSIGLIO
Se volete, potete sostituire la farina di nocciole tostate, dal profumo e dal sapore deciso, con la stessa quantità di farina di mandorle, più delicata.


Si ringrazia Giallo Zafferano 

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